"Lovers and other strangers", oltre ad essere il titolo di una mostra di Jack Vettriano - che dà alla sceneggiatura parte del riferimento pittorico - è anche il titolo del film all’interno del film.
In un modo molto ironico, attraverso delle sedute psicoanalitiche, ma non solo, i personaggi - quasi surreali - si raccontano, tra la tragedia e la comicità, condensando e semplificando temi filosofici e che fa riflettere sull’esistenza umana.
I riferimenti musicali del jazz dei anni 50, insieme allo schema fotografico monocromatico, senza movimento di macchina e inquadrature costruite come dipinti, completano atmosfera onirica e teatrale.